Intolleranza al glutine: cosa mangiare
La celiachia è un disturbo intestinale che, per via dell’intolleranza al glutine correlata, può portare grandi disagi a chi ne soffre. Per questo motivo, l’unico modo per poter vivere senza i problemi derivati dalla sensibilità al glutine è correggere la propria alimentazione, eliminando gli alimenti dannosi o potenzialmente tali, favorendone altri.
Oggi, rispetto a solo 10 anni fa, è possibile comunque sapere cosa mangiare in caso di intolleranza al glutine senza farsi mancare nessun tipo di alimento, per vivere in maniera tranquilla anche uno degli aspetti più belli della vita: il cibo. L’intolleranza al glutine, infatti, è una malattia a tutti gli effetti e in caso se ne soffra, anche la più piccola assunzione di alimenti che ne contengono una quota è grave o pericolosa. Per evitare degenerazioni ancora più ingenti della mucosa intestinale, dunque, è fondamentale scoprire cosa mangiare in caso di intolleranza al glutine.
Intolleranza al glutine: quali alimenti consumare
Visto che l’intolleranza è derivata dal consumo di alimenti che presentano glutine, bisogna mangiare tutto ciò che ne è privo. In un Paese come l’Italia, può sembrare molto difficile visto che questa sostanza è presente in molti dei cereali e derivati degli stessi, che vengono consumati abitualmente. Inoltre, i processi di produzione che si occupano della creazione di prodotti apparentemente privi di glutine possono essere contaminati dallo stesso, specialmente nel caso delle grandi catene di produzione.
In linea generale, chi è celiaco può mangiare un grande numero di cereali: innanzitutto, il riso e il mais sono molto saporiti e non contengono glutine. Inoltre, esistono anche il miglio, il teff e il fonio. Queste varietà non sono molto conosciute, tuttavia sono molto gustose e saporite e possono essere utilizzate anche sotto forma di farina per creare, ad esempio, impasti per pizza per celiaci, pane o pasta. Attenzione all’avena: questo prodotto può a volte essere consumato senza problemi, tuttavia i grandi produttori di questo cereale solitamente lo lavorano insieme a tanti altri, rendendolo di fatto passibile di contaminazione.
Accanto ai cereali, possono poi essere consumati anche i cosiddetti pseudo cereali, dei semi che vengono utilizzati come questi ma che sono botanicamente differenti. Fra gli pseudo cerali si annoverano il grano saraceno e la quinoa, entrambi ricchi di nutrienti proteici che, in questo senso, si associano bene anche con diete votate al dimagrimento, e l’amaranto. In ogni caso, è sempre una buona idea leggere bene l’etichetta prima di mangiare qualsiasi cosa.
Nessun problema, in ogni caso, sorge per il consumo di altri prodotti. Chi è intollerante al glutine potrà mangiare senza problemi carne e pesce, latticini e derivati animali, oltre che bere senza problemi bevande zuccherate, caffè ed ogni altro tipo di alcolico. Ne deriva, allora, che l’intolleranza al glutine è oramai una limitazione molto piccola per via dei tanti prodotti sostitutivi che è possibile consumare senza alcun problema. Questo fenomeno è diventato talmente vasto che al giorno d’oggi esistono anche dei servizi di ristorazione specializzati. Tra questi, uno dei migliori è cucinaecultura.com, servizio catering presente a Roma, che da la possibilità di scegliere menù a base gluten free.
Cosa evitare in caso di intolleranza al glutine
Va da sè, allora, che in caso di intolleranza al glutine non bisogna consumare alimenti a base di cereali come frumento, segale e orzo, principali responsabili dei problemi di celiachia. Fra questi, rientra anche il farro, a volte ritenuto non dannoso. Il pane e la pasta, oltre che la pizza, ottenuti da queste farine sono molto dannose per l’intestino di un celiaco perché interagiscono direttamente con il suo sistema e lo danneggiano: anche una piccola intolleranza al glutine, se non curata attentamente, rischia di degenerare in un problema molto più serio, con il rischio di sviluppare un allergia sul lungo periodo.